IL MURO DI MATTONI

Anno 1980

Dai ricordi di una nonna che fece qualche giorno di supplenza nell’anno 1976.

“ La porta d’ingresso della scuola era situata nel cortile, al tempo sterrato e completamente recintato. Era riservato alla scuola e veniva usato per le attività
scolastiche poichè a quel tempo non c’era ancora la palestra. Durante il mio periodo di supplenza nella struttura della scuola al piano terra si trovavano le 5 classi con il tempo pieno sperimentale, una delle novità era la compresenza degli insegnanti.
Al primo piano le 5 classi a tempo normale frequentavano anche al sabato, avevano un solo maestro per tutte le materie, non venivano ancora insegnate le lingue straniere e in seconda e in quinta c’erano gli esami di fine anno. Ricordo alcuni personaggi di questa scuola: il direttore Aimassi, le maestre e i maestri N.Porro, L.Farinasso, L. Massano, Bernocco, L.Carbone, M.Cauda, L.Giri. Alcuni di questi successivamente divennero direttori didattici, ovvero gli attuali dirigenti scolastici. Questa scuola era chiamata da tutti la caserma”.

A quel tempo la scuola media era collocata in via Maestra ed era già chiamata Macrino. Siccome la popolazione era aumentata, c’era bisogno di nuove strutture scolastiche così ne fu costruita una nuova all’interno dell’ ex caserma Govone, che venne intitolata a papa Giovanni XXIII; in anni successivi le due scuole medie vennero unite in quella odierna che prese il nome del pittore rinascimentale di Alba, Gian Giacomo de Alladio detto il Macrino.

Si ringrazia per la preziosa testimonianza la signora A.Chiavarino.

Attività di ricerca svolta dagli allievi della 2A Macrino a.s. 2024-25 Pietro Carato, Leone Bafaro,
Insegnante prof.ssa Manuela Maina