IL BINARIO DELLA MEMORIA

Anno 1979

Il binario lungo il muro della ex Vinicola su cui rimasero abbandonati per molto tempo vagoni merci, divenne tristemente famoso durante la Guerra di Resistenza Partigiana quando molti vennero da qui deportati. Lo si chiama “binario della memoria”, perché poi successivamente accaddero i fatti di deportazione di militari che nelle memorie della Storia della Resistenza di Alba vengono raccontate nel libro Strade delle memorie Partigiane (ANPI). La Resistenza Albese nasce in questa zona con l’uccisione di Rinaldi, ricordato su una targa in Corso Piave, considerato la prima vittima della Guerra di Resistenza.

Ricordo un episodio importante che si sviluppò nell’ambito della ferrovia. Il 12 settembre 1943, dopo l’Armistizio, arrivarono in città i nazi-fascisti e fecero arrendere 1500 soldati; quattro di questi si ribellarono, furono subito fucilati e buttati nel letame, questo per dimostrare la considerazione che essi avevano del nostro popolo. Due soldati sono sconosciuti: è presente una lapide nella caserma e sempre sulla lapide si ricorda il papà di un soldato, Rinaldi, anche lui fucilato. Nel frattempo, prima che arrivassero i tedeschi, il tenente Leonardo Cocito, ufficiale nella caserma, prese in mano la situazione: caricò sui camion molti soldati, insieme ad armi, munizioni, coperte, medicine, per dare inizio alla Resistenza. Cocito fu impiccato a Carignano, nel settembre del 1944 e gli fu riconosciuta la medaglia d’oro al valore militare; l’attuale liceo scientifico è stato intitolato a lui”

(Enzo Demaria)